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Analisi emato-chimiche

ALDOSTERONE

L'aldosterone è un ormone mineralcorticoide prodotto dalla corteccia surrenale. Ha la funzione di aumentare il riassorbimento del sodio nei reni.

Esistono ampie variazioni individuali, per cui, in media, i valori di riferimento variano da 10 a 100 ng /l nel soggetto sdraiato e da 70 a 300 nel soggetto in piedi.

Una diminuzione della aldosteronemia (meno di 10 ng/l a soggetto sdraiato) si osserva nelle insufficienze delle surrenali e di solito si accompagna a una diminuzione del cortisolo libero nel sangue. Il test è però utilizzato soprattutto per la diagnosi dell'ipertensione con alcalosi e ipokaliemia. Tassi molto elevati di aldosterone possono indicare la presenza di un adenoma (neoplasia) delle surrenali.

ALFA-FETOPROTEINA

E' una glicoproteina secreta dal fegato. Deve il suo nome al fatto che è la principale proteina rintracciabile nel siero del feto e sparisce nel corso del primo anno di vita.

La ricomparsa di questa proteina nell'adulto o nel bambino in elevata quantità (superiore a 400 ng/l) segnala la presenza di un tumore, in particolare del fegato o del testicolo. Tuttavia questo test non è abbastanza sensibile o specifico per consentire la diagnosi precoce. Serve piuttosto a controllare l'evoluzione della malattia: una sua diminuzione netta segna il regresso della malattia. Valori anormali ma inferiori a 400 ng/ml possono indicare epatite cronica, epatite virale, cirrosi.

Il valore normale nell'adulto è al di sotto di 20 ng/ml; da 10.000 a 100.000 ng/ml alla nascita; nella gravida meno di 30 ng/ml alla 32° settimana.

AMILASI

Le amilasi sono enzimi che partecipano al metabolismo degli amidi, prodotti sia dal pancreas sia dalle ghiandole salivari.

la presenza di amilasi nel siero indica che esiste una necrosi o un'ostruzione nelle ghiandole che le producono. Poiché il pancreas produce anche le lipasi (enzimi necessari all'assimilazione dei grassi), per avere un buon quadro della funzionalità dell'organo si preferisce dosare insieme i due tipi di enzimi. Un forte aumento di amilasemia (almeno 5 volte il valore normale) e di lipasemia indica pancreatite acuta. Innalzamenti meno vistosi possono indicare riacutizzazioni di pancreatiti croniche, tumori del pancreas e altre malattie. Tuttavia valori anomali in questo test sono tipici anche di numerose sindromi dolorose all'addome che non riguardano il pancreas (ulcere perforate, occlusioni intestinali, ecc.). Nei soggetti colpiti da parotite (orecchioni) o da infezioni batteriche e/o calcoli delle ghiandole salivari aumentano le amilasi salivari.

AMMONIEMIA

L'ammoniaca è una sostanza tossica che si sviluppa nel tubo digerente nel corso della digestione delle proteine. A sua volta l'ammoniaca viene trasformata in urea dal fegato ed espulsa con le urine.

L'aumento dell'ammoniaca nel sangue (ammoniemia) è indice di una insufficienza epatica grave. L'iperammoniemia, quindi, si registra nelle cirrosi all'ultimo stadio, nelle epatiti virali e tossiche gravi. L'iperammoniemia provoca a sua volta una malattia cerebrale (encefalopatia epatica). Nei neonati, un alto tasso di ammoniaca nel sangue (da 3,4 a 5,1 mg/l) indica una leucitosi o un'insufficiente produzione di enzimi da parte del fegato.

Valore normale: da 0,1 a 0,8 mg/l.

ANTIBIOGRAMMA

Questo test serve a determinare quale antibiotico sia più efficace nel contrastare i germi responsabili di un'infezione.

Poiché i batteri imparano sempre più facilmente a sopravvivere agli antibiotici, in caso di infezioni gravi o particolarmente difficili da trattare, è importante determinare quale farmaco porti a una più rapida uccisione del microbo, per evitare che si possano selezionare batteri resistenti.

Per effettuare il test è necessario prelevare campioni di materiale infetto (per esempio escreato nel caso di un'infezione broncopolmonare, oppure materiale raccolto su un tampone che viene passato sulle placche nel caso di un'infezione della gola) e creare diverse colture dei batteri a ciascuna delle quali viene aggiunto un farmaco diverso. La coltura dove si osserva il minore sviluppo dei batteri è quella nel quale c'è il farmaco più efficace.

ANTICORPI ANTI ENDOMISIO, ANTI-GLIADINA E ANTI-TRANSGLUTAMINASI

Il morbo celiaco è una malattia che può comparire a ogni età, causata da una risposta (intolleranza di tipo non IgE) di ipersensibilità al glutine, proteina presente in molti cereali.

L’esame degli anticorpi IgA anti transglutaminasi tissutale sostituisce la ricerca degli anticorpi anti-endomisio (che richiede l'utilizzo di tessuto esofageo di primate ed è quindi di sempre più difficile realizzazione) nella diagnosi di morbo celiaco, fornendo tra l'altro migliori risultati.

Rispetto agli anticorpi anti-endomisio gli anticorpi anti transglutaminasi tissutale forniscono infatti risultati più sensibili e maggiormente ripetibili.

ANTICORPI ANTI TIREOGLOBULINA (Ab TG)

Sono autoanticorpi diretti contro la tireoglobulina. La presenza di questi autoanticorpi è segno di parecchie malattie della tiroide. La prima è una particolare infiammazione della ghiandola (tiroidite di Hashimoto) che porta lentamente all'insufficienza tiroidea. Inoltre, gli Anticorpi si riscontrano anche nel 90% dei casi di malattia di Basedow (una delle forme dell'ipertiroidismo) e nel 20% dei casi di tumore della tiroide. Valori elevati, però, si riscontrano anche nel 10% dei soggetti normali.

ANTICORPI ANTI TIREOPEROSSIDASI (Ab TPO)

Hanno lo stesso significato degli anticorpi anti-tireoglobulina

ANTIGENE CARBOIDRATICO CA 125

Il CA-125, conosciuto anche come MUC-16, è una glicoproteina umana e rappresenta un importante marker tumorale comunemente utilizzato per la valutazione diagnostica e prognostica di alcuni tipi di tumore.

Il CA-125 è sovente utilizzato per valutare recidive e prognosi del carcinoma dell'ovaio; i valori normali sono compresi tra 0 e 35 µg/mL. 

Il potenziale ruolo della valutazione sierica del CA-125 per la diagnosi precoce e lo screening di questo tumore è ancora controverso.

ANTIGENE CARBOIDRATICO CA15.3

Antigene circolante nel sangue in presenza di un tumore, principalmente del seno.

Nel 75-90 per cento dei casi di tumore al seno con metastasi, l'antigene CA 15-3 raggiunge livelli superiori a 30 U/ml. Livelli anormali, ma inferiori a 50 U/ml, si osservano anche nei tumori delle ovaie e dei polmoni e nelle cirrosi. Questo test non è però abbastanza sensibile e specifico da essere impiegato per lo screening di queste malattie; in compenso può servire a controllare l'andamento delle terapie.

Il valore normale è al di sotto di 30 U/ml.

ANTIGENE CARBOIDRATICO CA19.9

Antigene circolante nel sangue in presenza di un tumore del pancreas o del colon-retto.

Elevati livelli di CA 19-9 sono un indicatore della presenza di un tumore del pancreas; nel caso di un paziente che sia già stato operato per questo tumore un aumento dell'antigene, se associato a quello dell'antigene carcino-embrionario, indica una recidiva. Tassi elevati si osservano però anche nelle pancreatiti croniche, nelle epatiti, nelle cirrosi. Questo test non è abbastanza sensibile e specifico da essere impiegato per lo screening del tumore del pancreas, anche se tassi superiori a 100 U/ml sono estremamente indicativi.

Il valore normale è al di sotto di 40 U/ml

ANTIGENE CARCINO EMBRIONARIO (CEA)

Antigene circolante nel sangue associato ai tumori del tubo digerente e in particolare a quelli colon-rettali.

Un innalzamento del valore al di sopra di 25 ng/ml è molto spesso segno della presenza di un tumore del colon-retto. Tuttavia rialzi analoghi si osservano anche in altri adeno-carcinomi del tubo digerente (esofago, stomaco) e nei tumori di seno e pancreas. Aumenti si registrano anche per rettocoliti emorragiche, morbo di Crohn, cirrosi, epatiti e pancreatiti. Questo test non è abbastanza sensibile e specifico da essere impiegato per lo screening del tumore del colon; in compenso può servire a controllare l'andamento delle terapie.

Valore normale: meno di 5 ng/ml (uomini); meno di 7,5 ng/ml (donne).

ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO, TOTALE E LIBERO (PSA / PSA FREE)

Il PSA è una particolare proteina (glicoproteina) specifica dell'epitelio della prostata.

La quantità di questo antigene presente nel sangue tende ad aumentare in presenza di qualsiasi malattia della prostata in evoluzione, maligna o benigna che sia. valori compresi tra 20 e 30 ng/ml si rilevano in presenza di un adenoma, mentre valori ancora superiori possono rendere probabile l'ipotesi di un carcinoma della prostata. Questo test non è abbastanza sensibile e specifico da essere impiegato per lo screening del tumore; in compenso può servire a controllare l'andamento delle terapie.

Valore normale: meno di 2,5 ng/ml, ma il valore normale varia in funzione dell'età e delle dimensioni della prostata.

ANTITROMBINA III

Proteina prodotta dal fegato, che svolge azione anticoagulante, in particolare previene la tromboembolia. Una riduzione di AT-III si può rilevare in caso di deficit di vitamina K,  infezioni gravi, uso di steroidi. 

Valori normali: 21-30 mg/100 mL.

AZOTEMIA

E' la determinazione della quantità di azoto non proteico presente nel sangue, che è il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine.

L'aumento dell'azotemia indica il venir meno della funzionalità renale, cioè la capacità dei reni di smaltire i sottoprodotti del metabolismo. Tanto maggiore è l'azotemia, tanto minore è la funzionalità renale. Si tenga presente che lievi rialzi possono anche essere dovuti a una dieta troppo ricca di proteine.

Valore normale: tra 30 e 45 mg/dl

BETA HCG O HCG (gonadotropine corioniche)

L'HCG è un ormone secreto nell'apparato riproduttivo femminile a partire dal 7° giorno del concepimento. La sua produzione aumenta fino alla fine del terzo mese di gestazione, per poi ridiscendere e mantenersi stabile fino al parto. L'HCG è anche secreto da alcuni tipi di tumori.

Questo test viene usato per determinare la gravidanza, in particolare per individuare d'urgenza le gravidanze extrauterine in fase iniziale, e per la diagnosi e il controllo della terapia di alcuni tumori sia dell'uomo (testicolo) sia della donna (coriocarcinoma). Un tasso di HCG inferiore a 10 UI/l esclude una gravidanza, un tasso superiore la indica con certezza.

Valore normale: in media meno di 10 UI/l prima della menopausa e più di 20 UI/l dopo la menopausa, ma varia in funzione del metodo adottato.

BILIRUBINA

E' una sostanza pigmentata originata dalla distruzione dell'emoglobina. Nel fegato questa sostanza viene combinata ad altre sostanze (bilirubina coniugata) ed espulsa nelle vie biliari.

Un eccesso di bilirubina non coniugata può indicare una insufficiente produzione di sangue (anemie refrattarie) oppure un'eccessiva distruzione dei globuli rossi. Normalmente nel sangue la bilirubina coniugata non è presente o comunque dovrebbe esserlo in quantità trascurabili. Se raggiunge valori elevati, significa di solito che ci sono problemi biliari extraepatici (calcoli della colecisti o del coledoco, tumore del pancreas) o intraepatici (cirrosi, epatite, tumori del fegato).

Valore normale: bilirubina totale, da 3 a 10 mg/l; bilirubina coniugata, assente.

BRUCELLE – ANTICORPI (WRIGHT)

La reazione di Wright si positivizza entro 10-15 giorni dalla infezione da brucelle: il titolo aumenta rapidamente e decresce poi a bassi valori (<1/80).

Risultati:

- reazione negativa: soggetto sano

- positività a bassi titoli (1/10-1/20): pregressa brucellosi

- positività a titoli 1/80-1/160: reinfezione in paziente con pregressa brucellosi

- positività a titoli > 1/200: malattia in atto

False positività si possono verificare in corso di vaccinazione anticolerica ed infezione colerica, infezione da E. coli, tularemia, infezione da Pseudomonas o da Pasteurella.

C-PEPTIDE

Il Peptide-C è un componente della Pro-insulina. Il dosaggio del peptide C e' utile nei casi di diabete insulino dipendente in quanto il dosaggio non viene alterato dalla presenza di insulina esogena (terapia). In caso di controllo postoperatorio di eventuali resezioni pancreatiche la presenza di peptide C e' un segno della presenza di residui pancreatici.

Nel corso di insulinomi con iperattivita' delle cellule B-pancreatiche si riscontra un aumento dei livelli di peptide C. Il test di soppressione con insulina provoca in questi casi una diminuzione dei livelli del peptide C rispetto al valore iniziale nei soggetti normali, mentre nel caso di pazienti con insulinoma, il valore rimarra' invariato.

CALCEMIA

Il 98 per cento del calcio presente nell'organismo è contenuto nelle ossa, e la sua presenza (minima) nel sangue è mantenuta costante dall'azione congiunta di paratormone, vitamina D e calcitonina.

Un eccesso di calcio nel sangue (ipercalcemia) è segno di iperattività della paratiroide, o di distruzione dell'osso a causa di un tumore oppure ancora da malattie del midollo (ma se associata a un aumento delle gammaglobuline). Una carenza di calcio nel sangue (ipocalcemia) può indicare un eccesso di fosforo o una carenza di albumina. Tolte queste due cause può dipendere da una carenza della paratiroide (rara) o da un deficit di vitamina D (la causa più frequente).

Valore normale: tra 90 e 105 mg/l.

CALCIURIA (urine delle 24 ore)

La principale via di escrezione del calcio sono i reni, ragion per cui il dosaggio del minerale nelle urine completa il quadro fornito dalla calcemia.

Il calcio in eccesso nelle urine (ipercalciuria) non può che provenire dall'alimentazione o dallo scheletro e può essere dovuto alle stesse cause che provocano l'ipercalcemia. L'ipercalciuria primitiva del maschio giovane che soffre di calcolosi può essere legata sia a un iperassorbimento del calcio nell'intestino sia a una perdita del minerale a livello dei reni.

Valore normale: meno di 4 mg per chilo di peso nelle 24 ore, cioè da 100 a 250 mg/24 h (donne) e da 100 a 300 mg/24 h (uomini).

CALCITONINA

Il test misura la concentrazione di calcitonina nel sangue. La calcitonina è una proteina prodotta dalla tiroide, la cui funzione non è ancora del tutto chiara. Si sa però che i suoi livelli aumentano in risposta a un incremento della calcemia e che agisce riducendo i livelli di calcio nel sangue. In due malattie rare della tiroide, l’iperplasia benigna delle cellule C (tumore benigno) e il carcinoma midollare (tumore maligno), la calcitonina viene prodotta in eccesso.

Valori normali: < 14 pg/mL

CLAMIDIA RICERCA DIRETTA ENDOURETRALE / ENDOCERVICALE

Le Chlamidiae sono organismi procarioti, Gram negativi e parassiti intracellulari obbligati. Fra le specie che appartengono al genere Chlamydiae quella di maggiore interesse è la Chlamydia trachomatis. La Chlamydia si può trasmettere "verticalmente", durante il parto, dalla madre al neonato, provocando varie infezioni: congiuntivite, polmonite, otite.

il test rileva la presenza del microorganismo con una ricerca antigenica diretta.

Valori normali: negativo.

COLESTEROLO TOTALE

Il colesterolo è una sostanza che entra nella composizione delle lipoproteine.

Una quantità elevata di colesterolo nel sangue viene considerata un fattore di rischio per l'aterosclerosi e, di conseguenza, per molte malattie cardiache. L'ipercolesterolemia può essere primitiva, o secondaria a un altro disturbo (insufficienza della tiroide, cirrosi biliare, pancreatite, ecc.).

Valore normale: fino a 200 mg/dl; oltre i 50 anni: fino a 260 mg /dl

COLESTEROLO HDL

Il colesterolo HDL fa parte delle lipoproteine che provvedono a trasportare i grassi nel sangue.

In relazione al rischio aterosclerotico è importante  considerare la quantità di colesterolo HDL,  oltre al valore del colesterolo totale, poiché l'HDL rappresenta un fattore protettivo. Quindi è  importante che il livello di di colesterolo totale sia nella norma e che sia associato ad un buon livello di colesterolo HDL.

Valore normale: uomini, da 40 a 50 mg/dl; donne, da 50 a 60 mg/dl.

CORTICOTROPINA (ACTH)

E' un ormone proteico prodotto da cellule dell’ipofisi anteriore (adenoipofisi). L’ACTH stimola principalmente la secrezione di cortisolo dalla corteccia surrenale e, in misura minore, quella di aldosterone. 

L’ACTH è prodotto in modo non continuo ma intermittente, secondo un andamento proprio dipendente dal ritmo sonno-veglia delle 24 ore (ritmo circadiano): la concentrazione plasmatica di ACTH è massima nelle prime ore del mattino (ore 8) e minima alle 24.

Aumenti patologici si hanno in caso di morbo di Cushing (adenoma dell’ipofisi producente ACTH), di morbo di Addison, di tumori che producano ACTH (sindromi paraneoplastiche). Livelli molto bassi di ACTH si hanno in caso di distruzione dell’ipofisi e di prolungate cure con cortisonici.

Valori normali: fino a 60 pg/mL

CORTISOLO PLASMATICO E URINARIO

Il cortisolo è il principale ormone glicocorticoide prodotto dalle surrenali. Nel sangue è legato per il 90% a proteine. Il cortisolo urinario libero dà un indice della frazione attiva del cortisolo circolante nel sangue.

L'aumento o la diminuzione del cortisolo indicano rispettivamente un'attività eccessiva o carente delle ghiandole surrenali. Tuttavia per diagnosticare con certezza l'insufficienza surrenalica occorrono anche altri esami. Nelle donne gravide o che prendono la pillola è normale un aumento di questa sostanza, che però non ha conseguenze cliniche.

Valore normale: nel sangue, da 100 a 200 mcg/l (punta massima alle 8 del mattino). Nelle urine, meno di 100 mcg/24 h.

Il test si esegue su campione di sangue prelevato alle otto del mattino, avendo cura di evitare qualsiasi stress prima dell'esame. Per le urine il dosaggio si effettua sulle urine delle 24 ore.

CREATINA CHINASI (CK)

La creatina chinasi (CK) è un enzima necessario per fornire energia alle cellule; le concentrazioni più alte dell'enzima si trovano nelle cellule dei muscoli scheletrici e del muscolo cardiaco. Concentrazioni molto inferiori si trovano nel cervello, nella muscolatura liscia dell'intestino, nell'utero, nel rene e nella prostata.

Molte sono le patologie nelle quali la CK aumenta: malattie cardiache, malattie muscolari, malattie del sistema nervoso centrale, ecc.

Nell'infarto del miocardio non complicato la CK rilasciata dal tessuto ischemico aumenta nel siero dopo 4-6 ore dall'inizio del dolore toracico, raggiunge la massima attività dopo 12-36 ore e ritorna ai livelli normali dopo 3-4 giorni.

Valori normali: uomo: 30 - 200 U/L; donna: 30 - 150 U/L; bambini fino a 10 mesi:30 - 400 U/L

CREATININEMIA

La creatinina è il composto dell'azoto preente nel sangue la cui quantità è più stabile, dal momento che dipende soltanto dalla capacità di filtraggio dei reni.

Analogamente all'azotemia, un rialzo delle creatininemia indica un'insufficienza renale cronica o acuta, solo che l'affidabilità (soprattutto per le forme croniche) è decisamente superiore.

Valore normale: da 6,6 a 13,2 mg/l (uomini); da 5,5 a 12,1 mg/l (donne); nella gravida meno di 5,5 mg/l.

CREATININURIA (E CLEARANCE DELLA CREATININA)

La creatininuria è la ricerca della quantità di creatinina espulsa con le urine (che in condizioni normali è piuttosto stabile). La clearance della creatinina, cioè la capacità dei reni di filtrare la sostanza, si ottiene confrontando la creatininuria con il livello di questa sostanza nel sangue (creatininemia).

La clearance della creatinina è un buon indice della funzionalità del rene. Se è inferiore alla norma, ma superiore a 30 ml/min, si ha un'insufficienza renale moderata; se è compresa tra 15 e 30, l'insufficienza renale è grave; se è compresa tra 10 e15 è prossimo il ricorso alla dialisi; se è inferiore a 10 si richiede la dialisi.

Valore normale clearance della creatinina: tra 75 e 125 ml/min.

Il test si esegue sulle urine delle 24 ore e su prelievo di sangue effettuato alla fine della raccolta..

CRIOGLOBULINE

Le crioglobuline sono immunoglobuline singole o miste che precipitano a una temperatura inferiore a 37 °C e si ridissolvono a temperature più alte. Questo fenomeno in vitro può essere osservato in un ampio spettro di disordini ematologici, infettivi, e immuno-reumatologici.

Le crioglobuline sono classificate in 3 sottogruppi sulla base della composizione immunochimica.

Valori normali: assenti

DEIDROEPIANDROSTERONE SOLFATO (DHEA E DHEA-S)

Il DHEA (deidroepiandrosterone) ed il DHEA-S sono prodottI della corteccia surrenale.

La determinazione della concentrazione di questi ormoni serve a valutare la funzione della ghiandola surrenale in svariate condizioni: per es. donne che hanno un eccesso di peli sul viso (irsutismo), acne, amenorrea, o sono sterili, bambini con pubertà molto precoce o bambine con segni di virilizzazione.

Valori normali: adulti: 1200 - 3600 ng/mL; bambini: 100 - 800 ng/mL.

D-DIMERO

Il D-dimero è un prodotto di degradazione della fibrina, dopo che un coagulo di sangue è stato degradato dalla fibrinolisi. Deve il nome al fatto che è costituita da due frammenti di fibrinogeno uniti tra loro. La determinazione della concentrazione del D-dimero è utile nella diagnosi di trombosi.

Valori normali: adulti: fino a 500 ng/mL; oltre 65 anni: fino a 1000 ng/mL.

ELETTROFORESI DELL'EMOGLOBINA

Quando l'emoglobina (costituente fondamentale dei globuli rossi) presenta dei difetti, spesso ha una carica elettrica differente da una normale. Sottoponendola a un campo elettrico, è possibile mettere in evidenza le irregolarità.

L'elettroforesi dell'emoglobina consente di stabilire qual è il carattere anomalo e stabilire di quale anemia emolitica soffre il paziente. Le malattie più comuni identificate da questo test c'è la beta-talassemia (anemia mediterranea), che causa un innalzamento dell'emoglobina Hb A2 oltre il 3,5 per cento.

Valori normali: negli adulti, Hb A (a2 b2): 97-98%; Hb A2 (a2 d2) 2%; Hb F (a2 2) meno dell'1%. Nel neonato Hb F è pari all'80% e verrà sostituito dall'Hb A entro il sesto mese.

ELETTROFORESI DELLE PROTEINE SIERICHE

Il test consiste nel separare le proteine presenti nel siero in funzione del loro peso molecolare sottoponendole a un campo elettrico.

I cinque tipi di proteine normalmente identificati dal test variano la loro presenza in funzione di molte malattie differenti. Una diminuzione dell'albumina può essere dovuta a cirrosi, insufficienza epatica, oppure a malassorbimento, magari per diarrea cronica (con innalzamento delle Alfa 2 globuline e delle gammaglobuline), o a disturbi renali (con innalzamento di Alfa 2 e Beta globuline e diminuzione delle gammaglobuline). L'innalzamento delle globuline Alfa 1 e 2 indica la presenza di un'infiammazione. L'aumento generalizzato di tutte le globuline può indicare molte altre malattie che richiedono ulteriori approfondimenti (dalle infezioni di lunga durata alle epatiti croniche). La diminuzione delle gamma globuline indica una carenza di linfociti B e, quindi, una maggiore predisposizione alle infezioni (in altre parole, il sistema immunitario è depresso).

ValorI normalI: albumina, 60 % o 43 g/l; Alfa 1 globulina, 4% o 3 g/l; Alfa 2 globulina, 8% o 6 g/l; Beta globulina, 12% o 9 g/l; gamma globulina 16% o 12 g/l.

EMOCROMO (ESAME EMOCROMOCITOMETRICO)

Il test indica la quantità dei diversi tipi di cellule presenti nel sangue (piastrine, globuli bianchi o leucociti, globuli rossi o eritrociti), l'ematocrito (la percentuale in volume della parte corpuscolata del sangue separata dal plasma), la quantità di emoglobina, il volume globulare medio (cioè la grandezza media dei globuli rossi), il contenuto medio di emoglobina del globulo e la sua concentrazione media.

E' il test più importante nell'anemia, segnalata innanzitutto dal valore dell'emoglobina: se questo scende sotto i 14 g/dl nell'uomo, 12 g/dl nella donna e i 10,5 g/dl nella gravida e nei lattanti, il soggetto è anemico. I valori degli altri parametri permettono di meglio definire il tipo di anemia. In particolare, se il contenuto emoglobinico globulare medio è inferiore al 27 pcg e/ o la concentrazione media è inferiore a 32 si parla di ipocromia, e se questa è abbinata a un tasso di ferritina basso, la causa è una carenza di ferro (il 40% delle anemie ha questa causa). L'ipocromia abbinata a una ferritina normale o superiore alla norma e a una sideremia bassa, indica che si tratta di un'anemia causata da un'infiammazione (un altro 40% dei casi).

Valori normali: eritrociti, da 4 a 6,2 milioni/mm3; leucociti, da 4.000 a 10.000/mm3; piastrine,da 150.000 a 350.000/mm3; emoglobina, 12-16 g/dl (donne); 14-18 g/dl (uomini); ematocrito: 35 - 47 (donne); 40-54 (uomini); volume globulare medio: da 80 a 100 micron3; contenuto emoglobinico globulare medio, 24-34 pcg; concentrazione emoglobinica globulare media, da 32 a 36%.

EMOGLOBINA GLICOSILATA (HbA1c)

Il test dell'emoglobina glicata descrive il valore medio del livello glicemico nelle 8/9 settimane precedenti all'esame.

Tanto maggiore è la percentuale di emoglobina glicata (indicata anche con la sigla HbA1c), tanto più frequenti e gravi sono stati gli episodi di iperglicemia nelle settimane precedenti.

Mantenere l’emoglobina glicata entro i limiti fissati è il primo obiettivo nella terapia del diabete di tipo 1 e 2.

Valori normali: da 4,2% a 6,2%.

ESAME COLTURALE DA TAMPONE (FARINGEO, NASALE, OCULARE, AURICOLARE, VAGINALE, RETTALE, URETRALE)

Consiste nella ricerca di agenti microbici responsabili di malattie nel materiale biologico prelevato mediante tampone. Questo materiale viene pertanto opportunamente “seminato” su appositi terreni di coltura che favoriscono la crescita di determinati germi, ed analizzato dopo un idoneo periodo di incubazione.

Valore normale: coltura negativa.

ESTRADIOLO 17-BETA (E2)

L'estradiolo è il principale ormone estrogeno prodotto dalle ovaie durante il ciclo.

Una riduzione dei livelli in circolo di questo ormone indica una ridotta funzionalità delle ovaie. Tuttavia per capirne la causa è necessario il dosaggio di altri ormoni (ormone follicolo stimolante o FSH).

Valore normale: i valori normali variano a seconda della fase del ciclo mestruale. Nella fase follicolare, 50-70 ng/l; al picco ovulare, 200-400 ng/l; nella fase luteale, 100-150 ng/l. In menopausa, cioè quando le ovaie interrompono il loro funzionamento, il valore normale scende a 15-20 ng/l.

ESTRIOLO

E' l'estrogeno che l'organismo femminile produce quando c'è una gravidanza in corso. E' prodotto non dall'ovaio ma dal complesso feto-placenta.

Il dosaggio dell'estriolo consente di seguire l'andamento delle gravidanze, soprattutto quelle a rischio, in quanto la discesa sotto i valori normali indica sofferenza del feto. Tuttavia un valore isolato non è significativo ed è necessario ripetere il test per individuare le variazioni nel tempo. Il dosaggio può essere fatto nel sangue o nelle urine.

Valore normale: il valore normale varia nel corso della gravidanza (tra parentesi quelli dell'estriolo rilevato nelle urine): 20a settimana, 30 mcg/l (4 mg/24 h); 24a , 42 mcg/l (6 mg/24 h); 28a, 65 mcg/l (9 mg/24h); 30a, 75 mcg/l (10 mg/24 h); 32a, 123 mcg/l (12 mg/24h); 34a, 126 mcg/dl (13 mg/24 h); 36a, 148 mcg/l (15 mg/24 h); 38a, 200 mcg/l; (18 mg/24 h); 40a, 230 mcg/l (20 mg/24 h).

FATTORE REUMATOIDE (Reuma test)

Con questo nome vengono indicati particolari autoanticorpi (IgM) , cioè anticorpi che invece di attaccare le sostanze estranee al corpo, attaccano le stesse cellule dell'ospite.

Il fattore reumatoide è presente prevalentemente nel sangue di chi soffre di malattia reumatica, artrite reumatoide. Non esiste però un rapporto diretto tra i livelli di fattore reumatoide e la gravità della malattia; inoltre, non è detto che chi soffre di artrite reumatoide sia necessariamente positivo a questo test.

Valore normale: < 8 IU/mL

FECI – COPROCULTURA

Consiste nella ricerca nelle feci di agenti microbici responsabili di infezioni intestinali. I batteri  più comunemente ricercati sono: Campylobacter, Clostridium, Escherichia coli, Salmonelle, Shigelle, Stafilococco, Vibrioni, Yersinia. Nelle feci si può ricercare anche la Candida che è un micete (fungo). Tra i virus si ricerca comunemente il Rotavirus che può provocare gravi diarree soprattutto nei bambini. La ricerca viene effettuata sia microscopicamente, sia mediante appositi terreni di coltura per evidenziare la crescita dei microorganismi.

Il test può servire ad individuare l'origine di diarree persistenti di varia natura (dalla diarrea del viaggiatore alla pseudocolite membranosa, al tifo) o a confermare la guarigione dalla malattia (se nelle feci non ci sono più microbi patogeni).

Valore normale: assenza di microrganismi patogeni (coltura negativa).

FECI - ESAME CHIMICO E MICROSCOPICO

Questo esame consiste nell’analisi in laboratorio di un campione di feci raccolto dal paziente ed è importante per scoprire infezioni e malattie che possono riguardare sia l’intestino, sia il fegato, sia il pancreas. Le anomalie riscontrate con questa analisi, possono essere prodotte da ciò che si è mangiato oppure da cause più complesse, come disfunzione del fegato e del pancreas, fino a malattie più serie come il tumore al colon, la parte finale dell’intestino. Le anomalie che si riscontrano nelle feci possono riguardare la consistenza ed il colore, la presenza di sangue ecc.

FECI - ESAME PARASSITOLOGICO 

I parassiti sono organismi che vivono sulla superficie o all’interno di un’altra creatura vivente, traendone un vantaggio e danneggiando l’organismo che li ospita. Anche diversi batteri, miceti e virus possono essere parassiti. La presenza nelle feci di alcuni parassiti può essere sintomo di malattie. I principali parassiti ricercati sono: Anchilostoma duodenale, Ascaris lumbricoides, Entameba histolyca, Goardia, Hymenolepis nana, Ossiuro, Tenia saginata, Tenia solium, Trichuris trichiura, Trichomonas.

Valori normali: ricerca negativa

FECI - SANGUE OCCULTO

La presenza di sangue nelle feci può essere determinata da alcolismo, da assunzione di ferro per bocca, da avulsioni dentali (distacco completo di un dente dall’alveolo in seguito a causa fortuita), da cirrosi epatica, da dieta ricca di carne, da dieta con mirtilli, da dieta con spinaci, da emorroidi, da ernia jatale, da esofagite, da neoplasie del tubo digerente, da piastrinopenia, da porpora, da trombocitopenia, da sindrome di Mallory Weiss, da traumi, da salicilati, da varici esofagee, da gastrite, da rettocolite ulcerosa, da diverticolite, da epistassi, da poliposi.

Normalmente il sangue occulto deve essere assente; per la positività del test è sufficiente la presenza nelle feci di un ml di sangue.

FERRITINA

La ferritina è una proteina che garantisce le riserve di ferro dell'organismo.

Il test della ferritina consente di stabilire le cause di un'anemia messa in luce dall'esame emocromocitometrico: se il livello di ferritina è basso, l'anemia è dovuta a carenza di ferro, se invece è alto, l'anemia è dovuta a una malattia infiammatoria. L'iperferritinemia (valori superiori a 1.000 mcg/l) indica la presenza di emocromatosi.

Valore normale: 30-150 mcg/l (donna); 60-300 mcg/l (uomo).

FIBRINOGENO

E' una proteina prodotta dal fegato indispensabile per la coagulazione del sangue.

Il livello di fibrinogeno nel sangue si innalza in tutte le infiammazioni (reumatismi, connettivite) e nei linfomi (oltre 5 g/l). Si abbassa, invece, in caso di insufficienza epatica e di coagulazione intravascolare diffusa dovuta a cause diverse (shock settico, cancro della prostata e altro).

Valore normale: da 2 a 4 g/l.

FOLATO (ACIDO FOLICO)

I folati sono vitamine del gruppo B che partecipano all'emopoiesi (produzione di globuli rossi) e alla riproduzione cellulare.

Un basso livello di folati dipende da malassorbimento, carenze dietetiche o gravidanze ravvicinate. Anche alcuni farmaci possono provocare una carenza di queste vitamine.

Valore normale: da 5 a 15 mcg/l.

FOLLICOLOTROPINE (FSH e LH)

Sono due ormoni prodotti dall'ipofisi che insieme provvedono alla stimolazione delle gonadi (ghiandole sessuali). L'FSH provvede a far maturare il follicolo e stimolare la produzione di estrogeni nella donna, mentre nell'uomo concorre alla maturazione degli spermatozoi. L'LH promuove l'ovulazione e mantiene la secrezione di estradiolo e progesterone nella donna e agisce sulla sintesi di testosterone nell'uomo.

Il test serve a valutare il funzionamento delle ovaie e soprattutto alla diagnosi dell'amenorrea (assenza di mestruazioni). Innalzamento dell'FSH con LH elevato o normale indicano un deficit ovarico. Tassi normali di FSH con LH alto sono tipici invece di disfunzioni nell'equilibrio di ipotalamo, ipofisi e ovaio oppure di distrofia policistica delle ovaie. Bassi livelli di entrambi gli ormoni indicano una insufficienza ipofisaria o, più spesso, un disturbo ipotalamo-ipofisario. Nell'uomo l'ipogonadismo di origine periferica si caratterizza per l'innalzamento di FSH e LH e l'abbassamento del testosterone, mentre nell'insufficienza del sistema ipotalamo-ipofisi il testosterone si abbassa mentre gli altri due ormoni rimangono costanti.

I valori normali variano secondo la fase del ciclo.

FOSFATASI ACIDA

E' un enzima prodotto da prostata, milza, fegato, globuli rossi, piastrine e midollo osseo.

I valori aumentano in caso di carcinoma della prostata, coagulazione intravasale disseminata, emolisi, infarto cardiaco, iperparatiroidismo, ipertrofia della prostata, leucemia mieloide acuta, M.di Paget, metastasi ossee, mieloma multiplo, osteoporosi.I valori diminuiscono in caso di reticoloendoteliosi.

Valori normali: uomo: fino a 4,2 mU/ml; donna: fino a 3 mU/ml.

FOSFATASI ALCALINA

Le fosfatasi alcaline sono enzimi che partecipano al metabolismo dei composti fosforici organici presenti in tutti i tessuti e particolarmente abbondanti in fegato, ossa, intestino reni. Tuttavia l'80% delle fosfatasi alcaline presenti nel sangue proviene da fegato e ossa.

Un innalzamento dei livelli delle fosfatasi alcaline può indicare malattie ossee o del fegato. Se l'aumento è accompagnato da quello delle gamma-GT, si tratta di disturbi delle vie biliari; in caso contrario si tratta di malattie delle ossa: rachitismo nel bambino, morbo di Paget (eccessivo rimodellamento dell'osso), iperparatiroidismo, particolari metastasi ossee nell'adulto. Le fosfatasi, invece, non aumentano nell'osteoporosi. Alcuni farmaci, come la pillola anticoncezionale, fanno diminuire il livello di questi enzimi; altri, come gli anticonvulsivanti, lo fanno aumentare.

Valore normale: è variabile, in genere da 23 a 71 UI/l

FOSFOREMIA E FOSFATURIA

Valutazione della quantità di fosfati nel sangue/urine.

Un rilevante aumento dei fosfati è dovuto di solito a scarsa funzionalità dei reni. Valori superiori al normale ma più contenuti possono dipendere da acromegalia o intossicazione da vitamina D. Un basso livello di fosforemia può invece dipendere da disturbi della paratiroide, da particolari disturbi renali, abuso di antiacidi e alcolismo.

Valore normale: da 25 a 50 mg/l (adulti);da 50 a 70 mg/l (lattanti).

GAMMA GLUTAMIL TRANSPEPTIDASI

E' un enzima presente nel fegato e, in quantità inferiori, nei reni, nel pancreas, nell'intestino, nel cervello e nel cuore.

L'innalzamento del livello di gamma-gt riflette la presenza innanzitutto di malattie di fegato e vie biliari. Se supera di 10 volte il valore normale è molto probabile un'ostruzione delle vie biliari oppure tumori o metastasi epatici. Rialzi meno consistenti sono tipici dell'epatite virale e della cirrosi. Aumenti si hanno anche nelle malattie del pancreas e a seguito di infarto del miocardio. Anche l'alcolismo provoca forti rialzi della gamma-GT.

Valore normale: da 5 a 61 UI/L

GLICEMIA E GLICOSURIA

E' la misurazione della quantità di glucosio (cioè di zucchero) presente nel sangue. Può essere eseguita a digiuno, dopo un pasto oppure (curva glicemica) a più riprese dopo somministrazione di zucchero.Viene combinato con la glicosuria, cioè la Ricerca di glucosio nelle urine, dove normalmente è assente.

E' l'esame fondamentale per la diagnosi del diabete e per valutare la gravità della malattia. Attualmente si pone la diagnosi di diabete quando la glicemia a digiuno tocca o supera i 2 g/l e sempre che la glicosuria riveli la presenza di glucosio nel sangue. Se invece il valore, pur essendo superiore a 1,20 g/l a digiuno, non raggiunge i 2 g/l, si parla di stato «prediabetico» tipico, per esempio, dei soggetti obesi. Valori troppo bassi, cioè inferiori a 0,80 g/l, sono invece indice di un'ipoglicemia, cioè di una carenza di glucosio nel sangue che può causare capogiri e debolezza.

Valore normale: da 0,8 a 1,2 g/l (a digiuno).

Il test si esegue su campione di sangue prelevato a digiuno o dopo un pasto, secondo prescrizione medica. Per il test da carico orale si effettuano da due a sei prelievi (secondo prescrizione) ad intervalli prestabiliti.

GRUPPI SANGUIGNI

Ogni individuo possiede un determinato gruppo sanguigno, cioè una precisa “identificazione” dei propri globuli rossi sulla base di alcune sostanze presenti sulla superficie di queste cellule (antigeni). I primi antigeni ad essere scoperti sui globuli rossi sono stati quelli dei gruppi fondamentali A-B-0; successivamente sono stati identificati gli antigeni Rh.

Attualmente sono stati identificati molti sottogruppi, ma la classificazione fondamentale si basa sempre sulla presenza o assenza di Rh (Rh positivo o Rh negativo) e sulla presenza di antigeni A, B, A+B e 0. 

L'identificazione del gruppo sanguigno riveste importanza fondamentale in caso di trasfusioni, trapianti, donazioni ed in gravidanza. 

HIV - RICERCA ANTICORPI

Test qualitativo di ricerca degli anticorpi contro il virus HIV.

L’HIV, appartiene alla famiglia dei Retrovirus, é il virus responsabile dell’AIDS (Sindrome da Immunodeficenza Acquisita), malattia in cui vengono infettate le cellule del sistema immunitario.

La reazione di tipo autoimmune, sommata all’effetto del virus, fa si che le cellule infettate vengano distrutte, con conseguente sconvolgimento di tutto il sistema immunitario.

Il test dà risultato positivo solo dopo che si sia avuto lo sviluppo degli anticorpi anti-HIV (sieropositività).

Valore normale: negativo

HIV - RICERCA VIRUS

Questo esame consente di valutare la presenza dell’ HIV quando ancora non è presente la risposta anticorpale (periodo finestra), e consente di monitorare i vari stadi della malattia durante la terapia antivirale.

Valore normale: negativo

IMMUNOGLOBULINE (IgA, IgG, IgM)

Le immunoglobuline sono molecole prodotte da linfociti B durante la risposta immunitaria. Le IgA  si trovano nella saliva, nel muco nasale, nelle secrezioni polmonari e nelle lacrime e hanno attività antibatterica; le IgD hanno una funzione non ancora chiarita; le IgE si trovano sui basofili e vengono liberate in caso di allergia o contro l'attacco di parassiti; le IgG si trovano prevalentemente nel siero, difendono da batteri e tossine e proteggono il feto da infezioni (testimoniano infezione pregressa o vaccinazione); le IgM si trovano soprattutto nel siero e sono le prime a intervenire contro batteri e virus (testimoniano infezione recente). Le immunoglobuline si alterano in caso di infezioni e allergie o per trattamenti farmacologici (per esempio antibiotici).

Valori normali: IgA: 90-450 mg/dl; IgE: 5-100 mg/dl; IgG: 580-2.450 mg/dl; IgM: 60-280 mg/dl

IgE TOTALI (PRIST)

Test analogo a quello delle IgE specifiche, che però valuta la quantità totale di IgE e non quella delle immunoglobuline specifiche per questo o quell'allergene.

L'80% dei soggetti ipersensibili ha un livello di IgE totali costantemente elevato, quindi è utile per stabilire se disturbi come asma, congiuntivite e raffreddore hanno un'origine allergica.

Valore normale: da 5 a 100 U/mL.

IgE SPECIFICHE (RAST)

Le immunoglobuline E sono particolari proteine che hanno la funzione di anticorpi contro gli allergeni, cioè le sostanze che provocano allergia.

Se si rintracciano nel sangue IgE specifiche per un certo allergene (per esempio un polline) è possibile determinare la causa di un'allergia. Tuttavia questo test serve più che altro a confermare l'indagine clinica condotta con i test di reazione cutanea (Prick test). Infatti l'assenza o la presenza di grandi quantità di IgE specifiche per un certo allergene non comporta inevitabilmente che ci sia o meno allergia.

INSULINA

Ormone secreto dalle cellule beta del pancreas; permette il trasferimento del glucosio e regola il metabolismo dei glicidi e dei lipidi.

Aumenta in caso di Alcolismo, Cirrosi epatica, Pancreatite, Dieta, Epatiti croniche, Insulinoma, S.di Cushing, Uso di diuretici e cortisonici; diminuisce in caso di Diabete giovanile, Sindrome

postalcolica, Pancreasectomia, Terapia insulinica.

Valori normali:  10-40 uU/l.

LATTATO DEIDROGENASI (LDH)

La lattato deidrogenasi è un enzima contenuto nelle cellule del miocardio, dei muscoli scheletrici, del fegato, dei reni, del pancreas, dei polmoni e negli eritrociti.

Un lieve aumento (fino a 3 volte i valori normali) potrebbe indicare epatopatie, sindrome nefrosica, ipotiroidismo, colangite.

Un moderato aumento (da 3 a 5 volte i valori normali) potrebbe indicare infarto miocardico, infarto polmonare, emolisi, leucemia, mononucleosi infettiva, delirium tremens, distrofia muscolare.

Un notevole aumento dei valori (5 o più volte i valori normali), può indicare anemia megaloblastica, carcinomatosi diffusa, shock e ipossia, epatite virale, infarto renale.

Steroidi anabolizzanti, anestetici, aspirina, alcool, narcotici, clofibrati possono elevare i livelli ematici dell'LDH.

Una diminuzione dei suoi valori può essere dovuta ad irradiazione.

Valori normali: 340-450 U/l.

LIPASI

Le lipasi sono enzimi prodotti dal pancreas fondamentali per la digestione dei grassi.

Livelli elevati di lipasi nel sangue indicano che è in atto una malattia del pancreas. Valori tre volte superiori a quelli normali indicano una pancreatite acuta.

Valore normale: in linea generale il valore normale è inferiore a 160 U/l.

LIQUIDO SEMINALE - SPERMIOGRAMMA

Lo spermiogramma è l'analisi del liquido seminale finalizzata a valutare la qualità degli spermatozoi, attraverso la verifica della forma, del numero e della motilità. Tale esame rappresenta lo strumento principale per la valutazione della fertilità maschile.

Uno spermiogramma è necessario anche per verificare il buon esito di un intervento di vasectomia.

Il campione raccolto viene sottoposto inizialmente ad una valutazione "macroscopica" per la determinazione di alcune caratteristiche fisico-chimiche, in particolare l’aspetto, il volume, il pH, la viscosità

e la fluidificazione. Successivamente viene effettuata la valutazione microscopica per la valutazione della concentrazione, della motilità e della morfologia degli spermatozoi e per la presenza/assenza di emazie e leucociti.

LIQUIDO SEMINALE – SPERMIOCOLTURA

La Spermiocoltura è' un esame colturale che consiste nel valutare la possibile presenza di batteri o di altri microrganismi patogeni all'interno del liquido seminale e di riconoscere così eventuali infezioni.

Generalmente si ricercano germi comuni, ma si può anche effettuare la ricerca di Chlamidya, micoplasmi urogenitali e Gonococco.

In caso positivo al referto viene associato un antibiogramma che indica a quale antibiotico il microrganismo in questione risulta più sensibile.

Un esito negativo non esclude però completamente la presenza di un'infezione in quanto nel seme ci sono sostanze che possono bloccare la crescita batterica in laboratorio.

MAGNESIO

Il magnesio è presente soprattutto nelle cellule, in particolare delle ossa, mentre la quantità presente nel plasma è inferiore e tende a rimanere costante anche se l'organismo perde grandi quantità di minerale. Per questo si dosa anche il magnesio presente in globuli rossi e urine.

Livelli di magnesio superiori al normale sono molto spesso indizio di insufficienza renale, in particolare acuta, ma anche di ipotiroidismo e di uso prolungato di farmaci che lo contengono (antiacidi). Carenze di magnesio possono essere dovute a perdite digestive (diarree croniche, malassorbimento eccetera) o renali (dovute a farmaci come i diuretici o i digitalici) e all'alcolismo. Il test si esegue su sangue o sulle urine delle 24 ore.

Valore normale: plasma, 18-30 mg/l; globuli rossi, 50-75 mg/l; urine, 75-150 mg/24 h.

MICROALBUMINURIA

E' un test che misura una piccola concentrazione di albumina nelle urine.

Per l'esecuzione di questo test è necessario effettuare la raccolta delle urine delle 24 ore.

Il test viene eseguito per controllare la funzionalità renale (soprattutto nei pazienti diabetici).

Valori normali: 30-300 mg/die

MONO-TEST

Il mono-test è usato come screening nella diagnosi di mononucleosi infettiva da EBV. Per la conferma diagnostica si ricorre alla ricerca di anticorpi specifici. Il test necessita di controlli ripetuti perché solo nel 60% dei casi sono presenti anticorpi eterofili nella seconda settimana di malattia. Rimane positivo per 3-6 mesi dall' insorgenza della mononucleosi infettiva. Falsi positivi si riscontrano in caso di rosolia, epatite, linfoma e altre virosi. Falsi negativi si riscontrano in caso di mononucleosi infettiva in età <5 anni, e in meno del 10% degli adulti.

E' un test rapido per rilevare la presenza degli anticorpi contro il virus Epstein-Barr.

Valori normali: negativo.

OMOCISTEINA

L'omocisteina è un aminoacido correlato al rischio di malattie cardiovascolari.

L'iperomocisteinemia è considerata infatti un importante e indipendente fattore di rischio per gli incidenti cardiovascolari (aterosclerosi, infarto del miocardio), cerebrovascolari (ictus) e periferico-vascolari (trombosi arteriose e venose). Si stima che i soggetti affetti da iperomocisteinemia abbiano il doppio di probabilità di incorrere in incidenti vascolari rispetto a coloro che hanno valori entro i range di normalità.

Valori normali: maschi: < 13 µmol/l; femmine: 10.1 µmol/l; bambini < 14 anni: 11.3 µmol/l.

PARATORMONE

Questo ormone viene prodotto dalle paratiroidi ed agisce direttamente sul rene e sull'osso determinando un aumento del Calcio nel sangue; il paratormone agisce inoltre indirettamente sull'assorbimento intestinale del calcio, mediato dalla vitamina D. L'aumento del calcio si associa ad una riduzione del Fosforo, per un incremento dell'escrezione renale.

Valori normali: da 12 a 72 pg/mL.

PAROTITE (ANTICORPI)

La parotite è una malattia infettiva (popolarmente detta orecchioni) molto contagiosa. Il contagio interessa generalmente i bambini e gli adolescenti (dai cinque ai quindici anni), ma non è rara l'infezione degli adulti che non hanno avuto la malattia in passato (l'immunità, una volta contratta la malattia, è permanente). Il virus si propaga nelle gocce di secrezione nasali, mediante gli starnuti e la tosse. L'infezione colpisce le ghiandole parotidi.

Valori normali: IgG: < 0,50; IgM: assenti

POTASSIO (KALIEMIA)

Il test misura la quantità di potassio che circola nel sangue. Il potassio normalmente è presente soprattutto nelle cellule e non nel plasma.

L'eccesso di potassio nel sangue (iperkaliemia) è causata, nella maggioranza dei casi, da insufficienza renale soprattutto di tipo acuto (diminuita escrezione con le urine) e a imponenti distruzioni cellulari (grandi ustioni, trattamenti chemioterapici antitumorali). Un livello di potassio più basso del normale si riscontra invece nelle diarree croniche, nei soggetti che soffrono di vomito e in chi abusa di lassativi. Può anche essere dovuta a un'eccessiva escrezione di potassio con le urine, causata da farmaci diuretici o da iperattività delle surrenali. Per determinare quale di queste cause sia in gioco (perdite digestive o perdite renali) si valuta anche il potassio nelle urine (kaliuria). Nelle perdite renali la kaliuria è, ovviamente, alta.

Valore normale: da 3,5 a 4,5 mEq/l.

PROGESTERONE 17-OH

E' un ormone secreto dal corpo luteo, assente durante la fase follicolare del ciclo, che appare appena prima dell'ovulazione e aumenta durante la fase lutea.

Nella donna in età fertile è un buon indicatore del corretto svolgimento del ciclo, madeve essere eseguito assieme ad altri test (dosaggio del 17-beta estradiolo). Durante la gravidanza aumenta seguendo una certa curva fino alla 40a settimana. Di conseguenza, dà conto dell'accrescimento del feto, ma non del suo stato di salute.

Valore normale: almeno 10 mcg/l durante la fase lutea.

PROLATTINA

E' l'ormone prodotto dall'ipofisi che, nella donna, dà inizio e mantiene la produzione di latte dopo il parto. E' presente in piccole quantità anche nell'uomo.

Nella donna che lamenta la scomparsa delle mestruazioni, ma non è gravida, tassi di prolattina superiori a 100 mcg/l indicano con molta probabilità un adenoma (neoplasia) dell'ipofisi. Nell'uomo valori elevati possono indicare ipogonadismo. Durante la gravidanza la prolattina aumenta fino a 250 mcg/l immediatamente prima del parto, per poi normalizzarsi in due settimane se la donna non allatta e in 3 mesi circa se allatta. Per stabilire la carenza di prolattina (possibile segno di insufficienza ipofisaria), invece, è necessario ricorrere ad altri test cosiddetti di stimolazione.

Valore normale: inferiore a 20 mcg/l.

PROTEINA C REATTIVA (PCR)

La Proteina C-reattiva è una particolare proteina prodotta dal fegato e rilevabile nel sangue. La sua concentrazione aumenta notevolmente in caso di uno stato infiammatorio, di conseguenza la sua misurazione, insieme alla misurazione della VES, può rivelarsi molto utile in caso di sospetto di alcune malattie infiammatorie quali l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso, ecc.

Valori normali: < 1 mg/dl.

RENINA PLASMATICA

La renina è un enzima prodotto da particolari cellule del rene che attraverso il cosiddetto sistema renina-angiotensina-aldosterone (tutti ormoni), concorre alla regolazione della pressione arteriosa.

Nei pazienti ipertesi (pressione arteriosa troppo elevata), questo test permette di distinguere le diverse forme della malattia. Se l'aldosterone è alto, e l'attività della renina è bassa, si tratta di iperaldosteronismo primario, se è alta si tratta di iperaldosteronismo secondario (adenoma delle surrenali).

Valore normale: da 1,5 a 40 pg/mL.

RETICOLOCITI

I reticolociti rappresentano la percentuale di eritrociti (globuli rossi) giovani, privi di nucleo cellulare, che sono stati appena immessi nel circolo sanguigno; essi aumentani in caso di emopoiesi iperplastica e si riducono in caso di ridotta produzione reticolocitaria.

Valori normali: 0,8-2,5%

ROSOLIA (ANTICORPI)

La rosolia è una malattia esantematica tipica dell’infanzia, caratterizzata da macchie rossastre (esantemi) sparse su tutto il corpo.

Se il test è positivo significa che il paziente ha contratto la rosolia. È un esame che si effettua soprattutto durante la gravidanza, perché contrarre questo virus durante la gestazione può comportare gravi danni al feto.

Valori normali: Rubeo test IgG: negativo; Rubeo test IgM: negativo.

SIDEREMIA

E' la valutazione della quantità di ferro presente nel sangue.

La carenza di ferro (iposideremia) è invece tipica delle anemie dovute a emorragia, oppure agli stati infiammatori. L'iposideremia, può spesso essere causata anche da carenze alimentari da malassorbimento o da aumentato fabbisogno (gravidanza). Un eccesso di ferro (ipersideremia) può essere dovuto a un abnorme apporto alimentare e a particolari anemie in cui il midollo osseo non riesce a utilizzarlo per la produzione di globuli rossi.

Valore normale: da 55 a 165 mcg/l.

SODIO (NA)

 Il Sodio (Na) è un minerale introdotto nell'organismo con l'alimentazione sotto forma di cloruro di sodio (NaCl) o attraverso cibi quali formaggio, pane, cereali ecc. Si trova nei liquidi extracellulari e viene eliminato dai reni con le urine.

Un aumento della concentrazione di sodio sierico può essere dovuta a diverse situazioni quali: eccessiva ingestione, febbre, edemi, ustioni, uso di cortisonici, diarrea, diabete. Una diminuzione della concentrazione di sodio sierico può essere dovuta a situazioni quali eccesso di trigliceridi o ridotto apporto alimentare.

Valori normali: 135-155 mEq/L.

TAS (TITOLO ANTISTREPTOLISINICO)

E' la ricerca degli anticorpi che si producono in caso di infezione dovuta a particolari batteri (streptococchi), tipici delle faringiti.

Il titolo antistreprolisinico uguale o inferiore a 200 UI/ ml indica che il soggetto ha già contratto in precedenza un'infezione da streptococchi. Un valore uguale o superiore a 300 UI/ml indica che l'infezione è in atto, tuttavia è sempre preferibile fare due test a un paio di settimane di distanza.

Valore normale: il valore normale è inferiore a 200 UI/ml.

TEMPO DI PROTROMBINA (tempo di quick)

Il test controlla una delle vie per le quali avviene la coagulazione misurando il tempo che impiega il plasma a coagularsi in presenza di una sostanza chiamata tromboplastina.

Un tempo di protrombina più lungo del normale, se accompagnato da alterazioni di altri elementi, può indicare carenza di vitamina K, insufficienza epatica, disturbi della coagulazione (per esempio deficit congeniti del fattore V o VIII).

Valore normale: il tempo di protrombina normale varia da 12 a 14 secondi a seconda del metodo adottato dal laboratorio.

TEMPO DI TROMBOPLASTINA PARZIALE (PTT)

Il Tempo di Tromboplastina Parziale (PTT) controlla il funzionamento corretto di una delle vie della coagulazione del sangue (via intrinseca).

È utilizzato per il controllare l'effetto di una terapia con eparina.

Valori aumentati di PTT possono essere dovuti a: Deficit di fattori della coagulazione, Deficit di vitamina K, Emofilia, Epatopatie, Coagulazione Intravascolare Disseminata (CID), Malattie autoimmuni, Plasmocitoma, Uremia, Uso di anticoagulanti.

Valore normale: 0,8 – 1,20

TESTOSTERONE

E' il principale ormone androgeno dell'uomo, prodotto da particolari cellule dei testicoli. Nella donna, invece, è un prodotto della trasformazione di un altro ormone prodotto da surrenali e ovaie.

Nell'uomo il calo del testosterone indica un'insufficienza delle gonadi, che può essere dovuta a insufficienza dell'ipofisi o tumore dell'ipotalamo(due ghiandole endocrine), con abbassamento degli ormoni follicolo stimolante e luteinizzante, oppure a danni periferici (orchiti, castrazione...), con aumento degli altri due ormoni. Nella donna il dosaggio del testosterone (associato a quello di altri ormoni) serve a stabilire la causa dell'irsutismo.

Valore normale: da 4 a 8 mcg/l (uomini); da 0,2 a 0,6 mcg/l (donne).

TEST DI COOMBS

Il "Test di Coombs" è un test che si esegue per evidenziare la presenza di anticorpi anti-eritrocitari (anticorpi rivolti verso i globuli rossi) nel siero.

Nelle donne di gruppo Rh negativo ciò può indicare una sensibilizzazione nei confronti del gruppo Rh positivo, e può rappresentare un fattore di rischio in caso di gravidanza, qualora il feto sia di gruppo sanguigno Rh positivo (anemia emolitica del neonato).

Gli anticorpi anti eritrocitari si possono trovare in soggetti sani con oltre 65 anni, ed in alcune patologie o condizioni come: Anemia emolitica autoimmune, Reazioni trasfusionali e Sensibilizzazione a farmaci.

Valori normali: test negativo.

TSH (TIREOTROPINA)

Il TSH è un ormone prodotto dall'ipofisi che stimola la produzione ormonale della tiroide.

L'aumento del TSH oltre i 20 mU/l) è indica con gramnde probabilità l'ipotiroidismo primario, mentre la sua diminuzione (accompagnata da assenza di risposta al TRH) è segno di ipotiroidismo dovuto a disfunzioni dell'ipofisi. L'abbassamento del TSH accompagnato da aumento di T3 e T4 è segno di ipertiroidismo.

Valore normale: da 0,27 a 4,2 uIU/mL.

TIROXINA TOTALE (T4) E TIROXINA LIBERA ( FT4)

La tiroxina (T4) è il principale ormone prodotto dalla tiroide, e nel sangue è legata a proteine specifiche, mentre una piccola frazione (FT4) non è legata ed è la sola attiva.

La tiroxina, libera o legata, aumenta quando c'è un'ipertiroidismo e diminuisce in presenza di un ipotiroidismo. Senonché, la misurazione della tiroxina totale può essere falsata da diverse circostanze. Per questo motivo può essere preferibile dosare la tiroxina libera.

Valore normale: T4: da 45 a 110 mcg/l; FT4: da 8 a 28 ng/l.

TRANSAMINASI (AST-ALT)

Le transaminasi sono enzimi prodotti dal fegato. Di transaminasi ne esistono diverse, ma quelle valutate di preferenza sono AST e ALT.

Praticamente in tutte le malattie del fegato e delle vie biliari si registra un aumento del livello di transaminasi. Tuttavia valori particolarmente elevati dell’ALT (SGPT) e dell’AST (SGOT) - pari a 300 e più UI - sono frequenti soprattutto in caso di epatite virale acuta. Di norma in questa malattia l'ALT (SGPT) è più elevata dell'AST (SGOT) e nel 50 per cento dei malati supera le 500 UI.

ValorI normalI: ALT (SGPT): da 5 a 40 UI/l; (AST) SGOT: da 5 a 35 UI/l.

TRANSFERRINA

La Transferrina e' una proteina che ha il compito di trasportare il ferro nel sangue dall'intestino (in cui viene assorbito) fino ai comparti di deposito (es. il fegato) e al midollo osseo. In caso di necessità, il ferro dagli organi di deposito viene ceduto alla transferrina che provvede al suo trasporto ai diversi tessuti.

La concentrazione di transferrina nel sangue aumenta durante la gravidanza, nel corso di anemie sideropeniche, nella siderocromatosi. E' diminuita invece in eta' neonatale e in eta' senile, e nelle condizioni di ipoprotidemia.

Valori normali: 200 - 400 mg/dl.

TRIGLICERIDI

Sono una delle forme con le quali i grassi viaggiano nel sangue. Ne esistono di due tipi: esogeni (derivati dagli alimenti) ed endogeni (sintetizzati dal fegato).

L'aumento dei trigliceridi nel sangue (ipertrigliceridemia) può essere causato da un'alimentazione troppo ricca di grassi oppure da alterazioni del metabolismo dei lipidi. In questo caso di parla di ipertrigliceridemia primitiva. L'ipetrigliceridemia può però anche dipendere da altra malattia come diabete non compensato, sindromi nefrotiche, pancreatiti, alcolismo acuto (ipertrigliceridemia secondaria) .L'ipertrigliceridemia è un fattore di rischio cardiovascolare come l'ipercolesterolemia.

Valore normale: inferiore a 1,60 g/l.

UREA (VEDI AZOTEMIA)

URICEMIA-URICURIA (ACIDO URICO)

I due test determinano la quantità di acido urico rispettivamente nel sangue e nelle urine.

Quando l'acido urico nel sangue supera i 70 mg/l è quasi certo che il paziente soffre di gotta,fatta eccezione per una piccola percentuale di persone. Un singolo risultato anomalo, inoltre, non ha valore diagnostico. L'acido urico può aumentare anche a causa di alcuni farmaci e durante la chemioterapia delle leucemie o a causa di insufficienza renale, tossiemia gravidica, chetoacidosi diabetica e altro. Livelli anormalmente bassi (meno di 25 mg/l) possono indicare insufficienza epatica, aumento dell'eliminazione con le urine (spesso dovuta a tumori, ma anche a particolari intossicazioni) e trattamenti farmacologici. Nelle urine, valori molto elevati (oltre 800 mg/24H), indipendentemente dalla presenza di gotta, espongono al rischio di calcoli delle vie urinarie. Il test si esegue su campione di sangue e sulle urine delle 24 ore.

Valore normale: uricemia, da 50 a 60 mg/l (uomini) e da 40 a 50 mg/l (donne); uricuria, da 400 a 650 mg/24 H.

URINE – ESAME CHIMICO-FISICO E MICROSCOPICO

Le urine vengono analizzate valutando diversi parametri, ognuno dei quali può dare indicazioni specifiche riguardo ad eventuali stati patologici: colore, aspetto, peso specifico, pH, presenza di pigmenti ematici e/o biliari, cellule, leucociti, emazie, presenza di nitriti, chetoni, proteine, muco, cristalli e germi.

URINE – URINOCOLTURA

Consiste nella ricerca nelle urine di agenti microbici responsabili di malattie. Si ricerca anche la Candida che è un micete (fungo) ed il Trichomonas che è un protozoo. La ricerca viene effettuata sia microscopicamente, sia mediante appositi terreni di coltura per evidenziare la crescita dei microorganismi.

Valore normale: coltura negativa.

VELOCITA’ DI SEDIMENTAZIONE DELLE EMAZIE (VES)

Il test misura la velocità di sedimentazione dei globuli rossi (eritrociti) esprimendola in millimetri.

La VES è un esame poco specifico, in quanto valori anormali possono essere dovuti a molte cause differenti, in ogni caso è un indice abbastanza affidabile della presenza di un processo infiammatorio (dalle infezioni batteriche all'artrite reumatoide).

Valore normale: fino a 15; nei bambini vengono considerati normali valori fino a 20 mm.

VIRUS EPATITE A – ANALISI QUALITATIVA

Virus che si replica nelle cellule del fegato. La via di trasmissione è quella oro-fecale, tramite ingestione di cibi e acqua contaminati, frutti di mare, verdure non lavate, soggiorni in ambienti con scarsa igiene.

Il periodo di incubazione è di 4 settimane.

Il contatto con il virus provoca l'aumento degli anticorpi HAV-Ab di tipo IgM e IgG. La determinazione degli HAV - Ab di tipo IgM consente la diagnosi di epatite di tipo A.

Il picco di concentrazione delle IgM viene raggiunto in poche settimane e la permanenza nel sangue può durare fino a un anno dopo la scomparsa della malattia.

Le IgG conferiscono immunità permanente.

Valori normali: negativo.

VIRUS EPATITE B – ANALISI QUALITATIVA (HBS-AG)

Virus che si replica nelle cellule del fegato.

La trasmissione avviene tramite trasfusioni di sangue e emoderivati, trapianti di organi e tessuti, rapporti sessuali, uso di siringhe e aghi contaminati, strumenti sanitari mal sterilizzati e per trasmissione verticale post-partum.

Il periodo di incubazione va da 18 a 180 giorni.

Decorso della malattia: nell 90% si ha guarigione; nel 1% epatite fulminante (fatale) e nel 3 - 4 % dei casi epatite cronica.

VIRUS EPATITE B – ANTICORPI

La comparsa di antigeni e anticorpi specifici (detti marcatori epatici) è utile sia per riconoscere la presenza di malattia, sia per distinguere tra fase acuta o cronica e stabilire se è un soggetto ha contratto la malattia in passato e conseguito l'immunità. I marcatori epatici consentono inoltre di stabilire l'efficacia della vaccinazione.

VIRUS EPATITE C – ANALISI QUALITATIVA

Virus che si replica nelle cellule del fegato.

La trasmissione avviene tramite trasfusioni di sangue e emoderivati, uso di siringhe e aghi contaminati, strumenti sanitari e odontoiatrici mal sterilizzati e per trasmissione sessuale (non dimostrata).

In caso di infezione da HCV il test si positivizza (sieroconversione) dopo circa 20 settimane (15 settimane dopo l'inizio della malattia clinica).

La malattia in fase acuta è poco evidente e in molti casi asintomatica.

I sintomi si manifestano durante la fase cronica.

Valori normali: negativo.

VIRUS EPSTEIN BARR – ANTICORPI

E' un virus che provoca la mononucleosi infettiva, malattia che colpisce prevalentemente la popolazione giovanile.

È inoltre associato al linfoma di Burkitt, al carcinoma nasofaringeo e a sindromi linfoproliferative negli immunodepressi.

Il virus infetta principalmente l'oro-faringe e la trasmissione avviene attraverso la saliva.

Durante l'infezione da EBV i linfociti B si trasformano in linfoblasti proliferativi. Nel sangue si osserva la comparsa di cellule mononucleari che si riscontrano però anche in altre patologie, per cui è importante la ricerca di anticorpi specifici diretti contro il virus.

Valori normali: < 1,20 U/ml.

Esami effettuati in “service”

Il “service” è un accordo di collaborazione tra il laboratorio Santa Lucia snc ed un  laboratorio esterno, con il quale vengono concordate tutte le modalità esecutive e comportamentali, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia. La scelta di inviare degli esami in “service” non è in genere legata a limiti tecnologici o organizzativi (tranne che per pochi esami estremamente specialistici che richiedono tecnologie particolari), ma dipende essenzialmente dalla numerosità delle richieste: i test che vengono inviati al “service” sono quelli per i quali il numero di richieste non è ritenuto sufficiente a garantire un efficace monitoraggio e controllo delle sedute analitiche (e quindi della qualità analitica) ed un adeguato ammortamento dei costi. La lista degli esami inviati in “service” è quindi soggetta a continue modifiche ed aggiornamenti in funzione della variabilità delle richieste degli stessi.

Il laboratorio Santa Lucia snc utilizza come "service" i laboratori Biomedica s.r.l. di Centobuchi di Monteprandone e Fioroni s.r.l. di San Benedetto